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25 giugno 2020
Stabilimenti balneari all’attenzione del Governo.
“Entrano nel vivo i lavori alla Camera dei deputati per l’esame e l’approvazione del ‘decreto rilancio’. Fra gli emendamenti ci sono anche quelli da noi proposti ai parlamentari appartenenti a tutti i gruppi politici”. Lo rende noto Antonio Capacchione, presidente del Sib-Confcommercio. «Si tratta di emendamenti finalizzati a risolvere le ormai note problematiche del settore – spiega Capacchione – dall’applicazione della nuova durata dei titoli concessori ai pertinenziali; dalla riduzione dell’aliquota Iva alla più equa applicazione della Tari; dall’eliminazione o riduzione del canone demaniale all’art. 49 del Codice della navigazione.
Vi è la necessità -prosegue- di rimuovere gli ostacoli che impediscono l’applicazione della legge che ha disposto la nuova diversa durata dei titoli concessori così come non è più rinviabile una profonda revisione della parte economica delle nostre aziende ormai soffocate da una imposizione fiscale intollerabile e insostenibile. La continuità del nostro lavoro non dipende solo da una normativa che dia certezze di continuità aziendale ma anche da una riforma del peso fiscale delle nostre aziende», sottolinea il presidente del Sib.
Intanto le Associazioni di categoria replicano: ‘Governo si concentri su concessioni demaniali’
«Assobalneari Italia – Federturismo Confindustria sostiene con forza un solo emendamento tra i tanti presentati al “decreto rilancio” in materia di demanio marittimo: si tratta di quello firmato da alcuni esponenti di Forza Italia per l’estensione delle concessioni». Lo afferma Fabrizio Licordari, presidente di Assobalneari-Confindustria, precisando che il testo dell’emendamento «è sostenuto anche da Assomarinas e Assitai», le associazioni che rappresentano rispettivamente i titolari di porti turistici e dei campeggi in seno a Confindustria.